Progetto musicale che propone i classici della canzone napoletana in modo nuovo e particolare. In ciascuna canzone si rinviene un elemento di globalizzazione, che traspone il brano in un contesto culturale e geografico del tutto diverso.
Si parte per un viaggio tra continenti e stili musicali, dall’Europa al Medio Oriente all’Africa, fino al Nordamerica del gospel, del blues, del jazz e del funky, al Centroamerica del reggae e della rumba, e giù giù fino al tango argentino.
Lo spettacolo associa la direzione artistica di Giovanni Imparato e la direzione musicale di Paolo Cozzolino alla regia e alla voce narrante di Luigi Carbone – i tre ideatori del progetto – e affida l’esecuzione a una formazione inedita, che riunisce strumenti etnicamente contaminanti e con un bouquet di tre cantanti che interagiscono dinamicamente sul palco, rendendo l'effetto di crossover e di sincretismo ancora più plastico e coinvolgente.
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